smaltimento estintori

Al giorno d’oggi la tematica dello smaltimento materiali in generale rappresenta un punto focale soprattutto se collegato al tema della salvaguardia dell’ambiente e al surriscaldamento globale. Lo smaltimento degli estintori come per altri materiali di vario genere è una materia a cui fare molta attenzione. Si tratta infatti di un adempimento soggetto a norme particolari che, se non rispettate, possono comportare sanzioni penali e multe salate.

Come stabilisce il Decreto Legislativo 81 del 2008, ogni luogo pubblico o di lavoro in Italia deve avere uno o più estintori antincendio portatili e facilmente accessibili per la sicurezza delle persone. Questi apparecchi contengono sostanze tossiche per la salute dell’uomo e per l’ambiente, è importante dunque procedere allo smaltimento estintori scaduti o vuoti in modo corretto.

Cosa fare quindi con i vecchi estintori? La normativa che regola lo smaltimento dei rifiuti prevede il recupero e riciclo delle parti in plastica . 

e metallo e il corretto smaltimento dei gas e delle polveri estinguenti per evitare danni all’ambiente e all’uomo.

Come accade per lo smaltimento di altri rifiuti, il produttore, vale a dire l’azienda o il proprietario dell’attività commerciale, è il diretto responsabile. Se non si rispettano gli obblighi di legge sullo smaltimento estintori si rischiano pesanti sanzioni monetarie.

Per smaltire un estintore sono necessarie una serie di procedure particolari previste per legge, dal momento che questi dispositivi contengono sostanze pericolose per l'uomo. Ma quali sono le regole per lo smaltimento degli estintori?

Si parte dall'attribuzione del CER, ovvero catalogo europeo dei rifiuti, un codice che classifica le varie tipologie di spazzatura secondo le direttive imposte dalla CEE. I codici CER si dividono in non pericolosi e pericolosi, a seconda del rifiuto da contrassegnare. 

Estintori scaduti

Per quanto riguarda gli estintori scaduti o vuoti si può distinguere tra vari tipi di apparecchi tra cui:

  • estintori a polvere identificati con Codice CER 160505
  • estintori a schiuma con Codice CER 160505
  • estintori a anidride carbonica/CO2 con Codice CER 160505
  • estintori ad Halon classificati come rifiuti pericolosi con Codice CER 160504*
  • smaltimento polvere estinguente (solitamente stoccate in Big Bag da 1000 Kg – Codice CER 160509)
  • smaltimento manichette e lance di qualsiasi tipo (CER 150106)

Il servizio di smaltimento degli estintori deve essere fatto da società o enti specializzati nello smaltimento dei rifiuti.

Nel caso degli estintori si provvede alla raccolta e smaltimento di quelli vuoti e al trasporto presso impianti specializzati per il recupero e lo smaltimento.

Il rifiuto può essere gestito sia dal cliente che dal manutentore; il privato può decidere di consegnare il dispositivo a soggetti terzi autorizzati, mentre il manutentore che se ne fa carico può mantenerlo presso il proprio deposito in modo temporaneo. In caso di rifiuto pericoloso, le quantità trasportabili non possono andare oltre i 30 Kg o i 30 litri al giorno. Il dispositivo può essere tenuto temporaneamente dal manutentore per un massimo di 10 giorni, entro i quali deve essere segnato sul registro di carico / scarico o sul registro cronologico Sistri.

Un estintore portatile, sulla base del D.M. 20/12/82, non può essere utilizzato dopo il 18esimo anno di età. Questa non è comunque una condizione sufficiente a trasformare il dispositivo in un rifiuto. Deve essere l'azienda manutentrice a identificare l'estintore come fuori norma, esplicitando l'intenzione e l'obbligo di disfarsene in quanto il dispositivo non può essere più utilizzato.

Ignis da anni si occupa anche della gestione e dello smaltimento di ogni tipo di estintore secondo quanto previsto dal Decreto Legge 152/2006 ed il DM 07/01/2005 che impongono la dismissione e lo smaltimento sia degli estinguenti che degli elementi metallici e plastici che costituiscono un estintore. 

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